Progetto Demos: "Dalla necessità alla Virtù"

IL LESSICO DELLA QUARANTENA

di Nilde Maloni

 

   Tempo e spazio, due categorie dell’intuizione: aveva ragione Kant. 

   Tempo e spazio, due dimensioni della coscienza perse nella fretta del vivere come in un nastro continuo, senza più battute d’arresto e spostamenti di sguardo.

   Strano, strano questo tempo inusuale di primavera: mai mi era capitato di avvicinarmi a una farfalla poggiata su un fiore e non vederla, immediatamente, fuggire. Adesso è qui, vicina, al fiore come a me, senza paura, nel silenzio di una campagna incolta.

   Come fuggire dall’Antropocene!

   Più che il distanziamento sociale, servirà ricordare il tempo del silenzio in cui ogni specie ha cercato i suoi spazi e li ha, forse, ritrovati.

   Quante volte ho cercato di svelare a me stessa, animale di città, la scelta improvvisa e irrazionale di vivere in campagna, di tornare a quella casa e a quel paesaggio, legato ai ricordi delle vacanze e della calda vita di una famiglia contadina patriarcale.

   La vita non è più calda e la famiglia non è più patriarcale. Ma io sono qui. Ho guardato per anni il modificarsi dei rettangoli coltivati dei colli, senza mai chiedermi come si piantasse un albero, un cereale, una vite, come si mettesse su un orto.

   Adesso, che non ho più a chi chiedere, vorrei tanto sapere, ma non ho né la ricchezza e la precisione del lessico di mia nonna, regina delle erbe spontanee, né la sua serena capacità di attesa che ogni frutto, stagionalmente, arrivasse a maturare sull’albero.

   Non si torna indietro, non si può tornare indietro. Cosa si impara, allora, dal tempo e dallo spazio che frequentiamo ora?

   Adesso ho tempo di osservare da vicino, mentre cammino, lo spazio che prima era dominato dagli alberi da frutto e dai filari di viti. Spazio libero, aperto, e meno male, penso, ancora lì, invenduto per la crisi del 2008. Una terra generosa, che ha cresciuto generazioni, ora secca e inerte, una risorsa sprecata per anni!

   Ho scelto le parole da scrivere nel dizionario della quarantena: il tempo importante è la durata che ha per noi; lo spazio importante è il paesaggio delle azioni quotidiane di cui siamo felicemente responsabili.
 


  pubblicato il 31/03/2020
  Leonilde Maloni,

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