Progetto Demos: "Dalla necessità alla Virtù"
RITROVARSI
di Azzurra Marcozzi
Ho sognato di prendere la terra tra le mani
e battezzarmi a nuova vita
Ho sentito lo stridio dei granelli di sabbia
quando si perdono, vagabondi, tra le dita
In questo ventaglio di morti
codificate e senza volti da piangere,
il sole ci appare filtrato
e i giorni si contano tra lenzuola e soffitti
Dolce lentezza ritrovata nei gesti,
volti che esplodono dei colori dimenticati
Mani allo schermo come a toccarsi
davvero, ora che sono lontane
E tutto l’immenso è amplificato
ed anche il canto della civetta grida speranza
Non più il suono dell’animale più infimo
ma il volo dell’essere liberi
Sgomento e desiderio feroci
trasformano l’uomo nell’acqua che scorre,
nel battito ancestrale di un cuore,
nella scia di una stella morente
E l’erba ci ospita ingrati,
ci aspetta la madre delle stagioni
Aria pura ci accarezza le tempie
e consola il figlio che torna al suo grembo
pubblicato il 23/03/2020
Azzurra Marcozzi,
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