Progetto Demos: "Dalla necessità alla Virtù"

OCCHI

di Fabio Di Dionisio

Occhi frettolosi, distanti

Occhi vuoti e impazienti

Occhi curiosi, solidali, attenti

Occhi severi e responsabili

Occhi compassionevoli e accoglienti

Occhi pronti e disponibili

Occhi silenziosi e occhi chiassosi

Occhi interrogativi e in attesa

Occhi che spiegano, insegnano, chiariscono

Occhi affaticati, sfiniti, sofferenti

Occhi pieni di lascrime, gonfi, rossi dalla stanchezza

Occhi che cercano, indagano, scrutano

Occhi allegri e che mettono allegria

Occhi che lavorano, che sanno quello che fanno, che non si lasciano sfuggire nulla

Occhi che ti capiscono, che dicono "lo so"

Occhi che abbracciano, che consolano, che ci sono nonostante tutto

Occhi che non vedrai più

Occhi che mancano tantissimo, che non vedi da tempo, che cerchi in un messaggio, in un video, in una foto, nel cielo, negli alberi e nella luna

Poi ci sono i tuoi.

Occhi sofferenti, ma fermi. Docili, disponibili, affidati. Occhi che portano l'eco di un gesto, di una ricetta, di una risata, di un racconto d'infanzia, di una preghiera. Occhi che amano, come solo tu puoi amare. Occhi che generano ad ogni sguardo, ancora. Occhi che sono mani, braccio, gambe. Occhi che non sempre capisco, ma che voglio incrocino i miei ogni volta che si aprono. Occhi che chiedono carezze, tenerezza infinita. Occhi che educano all'attesa, quella più vera, quella che non ha certezza di cosa attende. Occhi attaccati alla vita e pronti al Disegno. Occhi che voglio tenere ancora con me, con tutto me stesso.

Questo tempo ha nascosto bocche e nasi, ma non i volti. Restano gli occhi, baluardo della nostra umanità e delle nostre relazioni. Questo tempo mi ha consegnato gli occhi di mia madre, come unico spazio di comunicazione.

Che resti, dopo. Che rimanga, che maturi questa sapienza degli sguardi, questa dimenticata via d'accesso al cuore.

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