Progetto Demos: "Dalla necessità alla Virtù"

OMAGGIO AI RESILIENTI

di Chiara Turdo

 

 

“IL MONDO” 70x40, Olio su tela, Autore sconosciuto

 

E' quasi un mese che guardo il mondo dal telegiornale,

tra un conta degli infetti e una febbre generale.

 

Lo penso fortissimo ma ho dimenticato com'è fatto,

vale la pensa fermarsi e fargli un ritratto.

 

Mi ricordo che non esisteva la violenza sessuale,

e che per ogni donna rincasare sola fosse normale.

 

Mi ricordo mafiosi e camorristi in disoccupazione,

e piazze e strade gremite ad ogni occasione.

 

Mi ricordo che si comprava solo il necessario,

e che lo straniero non era visto come un avversario.

 

Mi ricordo che tiktok non esisteva

e che la D'Urso proprio nessuno la conosceva.

 

Mi ricordo che non si faceva mica la guerra,

non c'era inquinamento, plastica ed effetto serra.

 

Mi ricordo che non si sapeva cosa fosse la pedofilia,

e che non si moriva a causa dell'anoressia.

 

Mi ricordo che in giro non ce n'era uno di sfruttati,

e che d'istruzione erano tutti affamati.

 

Mi ricordo che erano i poveri a fare carità,

e che i senzatetto mettevano a disposizione i loro caldi sofà.

 

Mi ricordo che i trans non erano visti con diffidenza,

e che con chi andassi a letto avesse poca valenza.

 

Mi ricordo che le famiglie erano porti felici,

e che chiunque aveva leali amici.

 

Mi ricordo che la violenza domestica era solo contro i frullatori,

e che le uniche overdosi erano di baci, abbracci e colori.

 

Ma forse ho confuso ricordi e speranze,

e il mondo lì fuori non ha queste sembianze.

 

O forse per renderlo così basta che tu ci creda,

e che non smetta di impegnarti affinché questo succeda.

 

 

 

 

Modo infinito

 

Se non ti puoi muovere nello spazio,

scava in profondità con le tue radici

fiorisci dagli occhi

e metti a frutto le tue fatiche.

 

Se non ti puoi muovere nello spazio,

fai lo stretching del cuore

allarga l'aorta, allunga le arterie

e lasciaci entrare quante più persone.

 

Se non ti puoi muovere nello spazio,

srotola i ricordi e stendili sulla parete

tempera i pensieri e rendili appuntiti

dimentica i contorni e sfuma le certezze.

 

Se non ti puoi muovere nello spazio,

mangiati il prosciutto dagli occhi

sforna idee, surgela manie di controllo

e lasciale scadere prima del prossimo dpcm.

 

Se non ti puoi muovere nello spazio,

usa lo sgrassatore per scrostare le paure

disinfetta le ferite, smacchia gli errori

e passa la cera per fissare gli obiettivi.

 

Se non ti puoi muovere nello spazio,

metti i tuoi segreti in lavatrice,

ammorbidiscili,

e poi tienili appesi con mollette di speranza.

 

Se non ti puoi muovere nello spazio,

viaggia nei Paesi che trovi nelle etichette

e gioca a briscola, scopa o tressette

ma ti prego lascia stare l'impiccato.

 

Fatto questo, che è chiaro è solo indicativo,

la quarantena sarà comunque imperfetta

ma un giorno in piu sarà passato

e un giorno in meno sarà condizionale

al nostro stare così prossimi

quando questi modi saranno finiti

e questo tempo sarà ormai anteriore

e tutto sarà così meravigliosamente piuccheperfetto.


  pubblicato il 18/04/2020
  Chiara Turdo,

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