Progetto Demos: "Dalla necessità alla Virtù"

AMAMI TERRA PIA

di Beatrice Saccomandi

 

Se chiudo le mie palpebre gentili

E lenta mi lascio cullare da un torpore immaginario

Riesco a sentire leggeri tuoi sospiri

Candidi come fruscii di foglie autunnali

Al suolo quando atterrano solitarie.

Chiusa in questo nido pascoliano

Troppo ormai protettivo

Mi scorgo alla finestra e invano

Ti sento parlarmi molto piano.

Mi dici, o natura, che mi osservi,

Che indomita mi aspetti rivederti.

A volte sí l'uomo ti ha un gran male procurato

Ma da sola tu non puoi ammirare

I tuoi spettacoli d'abitudine da noi ora lontani.

Quasi, a questo punto,

Rendersi conto di te

È cosa vana

Non più degni del tuo valore sublime.

Amami, comunque, o terra Pia

Perché da questo buco io uscirò

E bacerò il tuo suolo benedetto

Ringraziandoti ogni giorno

Per quel che prima a me era scontata cosa.

Restituisci o sole

I tuoi raggi luminari

Per farci luce tra le tenebre di questa indubbia ferocità.


  pubblicato il 23/03/2020
  Beatrice Saccomandi,

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